Siamo fatti di energia
La materia, come ci ha insegnato la fisica, è costituita da atomi che contengono elettroni, protoni e neutroni.
Vi è un nucleo formato da protoni (con carica positiva) e neutroni (che non hanno carica); gli elettroni (che hanno carica negativa) ruotano attorno al nucleo rimanendo confinati all'interno dei così detti "gusci elettronici" (o livelli energetici).
In proporzione, se il nucleo dell'atomo fosse grande come una mela, gli elettroni ruoterebbero attorno ad esso alla distanza di 1 kilometro.
Il corpo umano è costituito da materia e dunque da atomi; vien da dire che siamo fatti di energia.
Anche le cellule del nostro corpo hanno una polarità (+ Positiva) all'interno e (- Negativa) all'esterno, con una tensione elettrica di 60 micro Volt quando non vi sono alterazioni.
Le frequenze d'onda elettromagnetiche sono diverse per le cellule, a seconda dei tipi tessuti che costituiscono il nostro corpo e, sono tali da attirare, per osmosi elettromagnetica, le sostanze necessarie allo specifico tessuto. Ad esempio le cellule del tessuto osseo hanno la capacità di attirare ioni calcio (Ca++).
Negli ultimi decenni si sono sviluppati enormemente tecnologie e apparecchiature, anche di uso famigliare quotidiano, che ci espongono a radiofrequenze, campi elettromagnetici, microonde.
Qualche dubbio sul fatto che tali radiazioni possano essere dannose alla salute ci viene ma, tendiamo a tranquillizzarci pensando che se le tecnologie, non sono state vietate dagli enti statali significa che non dovrebbero essere nocive.
Tuttavia considerando che siamo fatti di energia e che da diverse fonti arrivano notizie di danni provocati da campi elettromagnetici credo possa essere interessante approfondire l'argomento e considerare alcune ricerche, peraltro non molto diffuse, che mettono in guardia coloro che sono soggetti a intense radiazioni elettromagnetiche.
Siamo sempre più esposti a:
radiazioni ionizzanti tipo:
Raggi X
Raggi Gamma
Raggi Ultravioletti
radiazioni non ionizzanti da:
emittenti radiofoniche TV
elettrodotti e reti di distribuzione di corrente alternata
cabine elettriche e trasformatori
motori elettrici
reti per telefonia cellulare
cellulari
apparecchi wireless
Che impatto biologico i campi elettromagnetici hanno sul nostro corpo?
Gli effetti nocivi delle emissioni ionizzanti ad alta intensità come i raggi X, anche a bassissime esposizioni, sono ben conosciuti e riconosciuti a livello scientifico.
Detti tipi di radiazioni infatti hanno effetti destabilizzanti accertati sul DNA con tutte le conseguenze che ne derivano.
Appare invece poco conosciuto l'effetto biologico delle radiazioni non ionizzanti emesse da un crescente aumento e diffusione di tecnologie elettriche ed elettroniche.
Da molte fonti si afferma che i campi elettromagnetici non ionizzanti sono innoqui per la salute mentre, da altre fonti, giungono notizie allarmanti sui danni biologici che l'esposizione a tali radiazioni, anche minima per lunghi periodi, causerebbe.
L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro ha inserito i telefoni cellulari e in generale i campi elettromagnetici a radiofrequenza (wireless) nel "Gruppo 2B" che indica un possibile rischio cancerogeno sugli esseri umani. Sono classificati nello stesso gruppo il DDT e l' Atrazina!
E' una notizia che ha fatto molto effetto perchè proviene dalla IARC che rappresenta l'Organismo Internazionale più autorevole costituito da scienziati di 14 diversi paesi.
I casi di disturbi, anche gravi da esposizioni a campi elettromagnetici sono ormai molto numerosi come, ad esempio, quelli subiti dalle dipendenti di 4 Biblioteche di Parigi con l'esposizione alle radiofrequenze emesse dai moderni sistemi wireless.
Nella prima parte del video che segue, si può ascoltare l'intervista di Rai News 24 alle bibliotecarie.
I telefonini e le stazioni base sono le fonti principali per l'emissione di radiazioni in radio frequenza (RF). I livelli delle radiazioni sono più elevati nelle vicinanze di fonti emittenti (nei dintorni delle antenne). Quando si usa il telefono cellulare accostato all'orecchio, la maggiore esposizione si ha nella parte del capo dove si appoggia l'apparecchio ma, anche nella parte del corpo vicino a dove si conserva il telefonino; nelle zone del corpo in corrispondenza della tasca in cui è riposto si è soggetti ad una elevata esposizione.
Quando un organismo vivente è esposto a un campo elettromagnetico, si verifica una interazione fra l’intensità di campo, la corrente e le cariche elettriche presenti nei tessuti ed il risultato è il cosiddetto effetto biologico.
Tuttavia, tale effetto biologico non comporta necessariamente un danno; il danno si verifica quando lo stesso supera la capacità di compensazione biologica dell’organismo.
La carica elettrica naturale delle cellule del nostro corpo è estremamente sensibile ai campi magnetici di intensità molto bassa. Le radiazioni provenienti da frequenze non esistenti in natura possono modificare la posizione delle molecole e danneggiarle alterando il metabolismo.
Lo squilibrio potrebbe modificare l’attività ormonale, pregiudicare i processi di sintesi del materiale genetico, interferire con il flusso di sostanze che attraversano le membrane cellulari in entrata e in uscita e modificare il comportamento delle cellule tumorali.
Nella seconda parte dell'intervista di Rai News 24, con i campi magnetici viene ipotizzata anche la possibilità di aprire nuove interessanti frontiere nel campo della medicina.
Il meccanismo alla base dell’insorgenza del danno comporta la formazione di radicali liberi che danneggiano le proteine e le membrane cellulari, mutilano i geni e il DNA, riducono i livelli di ormoni antiossidanti, come la melatonina, alterano i processi enzimatici e biochimici essenziali per lo svolgimento delle normali funzioni fisiologiche e disturbano la normale trasmissione di energia elettromagnetica nei muscoli.
I CEM (campi elettromagnetici) possono essere potenzialmente pericolosi, e il rischio per la salute dell’individuo dipende dai livelli di esposizione.
L’informazione scientifica è insufficiente per valutare in modo preciso i rischi per la salute ma, negli ultimi anni, le evidenze di gravi alterazioni dovute all'esposizione ai campi elettromagnetici appaiono sempre più consistenti.
Da un recente studio svedese si evince come i ragazzi che utilizzano il telefono cellulare in giovane età hanno un rischio di tumore al cervello di ben 5 volte superiore di coloro che hanno iniziato l'utilizzo in età adulta.
Nel collegamento che segue si possono ascoltare gli autorevoli pareri di esperti internazionali (in inglese): http://electromagnetichealth.org/audio-archives-and-more/#patients
In questi casi vale il principio della precauzione.
Come possiamo proteggerci.
Ridurre l'esposizione:
Anche l'uso del computer può provocare danni?
Sappiamo da tempo che l'eccessivo uso del computer può causare:
Tuttavia esiste anche un altro rischio di cui non siamo molto informati: le Radiazioni Ultraviolette emesse dagli schermi LCD (vale anche per i televisori a schermo piatto).
I moderni schermi dei computer e dei televisori, rilasciano diversi tipi di radiazioni tra le quali alcune sono a frequenza estremamente bassa (ELF) e destano crescenti preoccupazioni.
Le lunghe esposizioni vicino ai monitor dei computer, ed alle conseguenti radiazioni UV, possono comportare rischi di contrarre la cataratta precoce e altre problematiche oculari come la maculopatia e le miodesopsie (volgarmente conosciute come mosche volanti, una patologia oculistica assai diffusa e per la quale, non esiste a tutt’oggi un trattamento medico riconosciuto), senza contare il pericolo di indurre un melanoma al volto o alle mani e malformazioni neonatali.
In conclusione
Non voglio accettare allarmismi eccessivi ascoltando coloro che considerano le apparecchiature emittenti onde elettromagnetiche come "Un sistematico genocidio contro l'umanità" e la diffusione di dette apparecchiature come "Un assassinio premeditato" affermando che diversi lavori di ricerca sono stati falsificati ed altri occultati.
Ma neanche credo sia saggio disconoscere le risultanze di molte ricerche condotte con rigore e serietà e disconoscere fatti come la preoccupante incidenza dei tumori al cervello diventata la prima causa di morte dei bambini in Australia e negli Stati Uniti e che, secondo gli epidemiologisti, nei prossimi 10 anni, tale patologia è previsto che salga del 1000 per cento.
Vedi il sito (in inglese): http://www.scribd.com/doc/4423179/Enrico-Grani-Brain-Tumor-by-Cell-Phones in cui Enrico Grani colpito da tumore cerebrale a causa dell'uso del telefono cellulare raccomanda la massima attenzione e cautela (impressionante!).
Dunque, senza ostacolare il progresso che ha accompagnato la crescita umana, ma con l'uso consapevole e minimale delle apparecchiature elettriche ed elettroniche, si potranno limitare i pericoli di contrarre patologie gravi.
Da non dimenticare che, la miglior cura delle malattie, è la prevenzione!