Il giorno del Ringraziamento (Thanksgiving Day) rappresenta una delle feste più importanti per i nordamericani.
Il primo giorno del Ringraziamento viene comunemente fatto risalire al 1621, quando nella città di Plymouth, nel Massachusetts, i padri pellegrini si riunirono per ringraziare il Signore del buon raccolto.
Nel 1863, nel bel mezzo della guerra di secessione, Abramo Lincoln proclamò la celebrazione del giorno del Ringraziamento, che da quel momento diventò una festa annuale e perse gradualmente il suo contenuto cristiano.
Oltre al condividere con la famiglia e gli amici il cibo, l'ingrediente principale della festa americana del Ringraziamento è la gratitudine. E'certamente un bene avere una festività annuale che la ricordi, ma se la coltiviamo quotidianamente i benefici saranno notevoli.
Le persone che sono grate per quello che hanno sono in grado di far fronte meglio allo stress, di avere emozioni positive, e di raggiungere i loro obiettivi con più facilità. I ricercatori hanno anche trovato che la gratitudine è associata a un miglioramento della salute.
In un articolo su questo argomento pubblicato sulla Harvard Health Mental Letter, (1) si legge: "ringraziare può essere uno dei modi più semplici per sentirsi meglio".
La parola gratitudine deriva da "gratia", parola latina che significa apprezzamento e riconoscenza per ciò che si riceve.
Con la gratitudine, le persone riconoscono la bontà della vita. Come risultato, essa aiuta le persone a connettersi con loro stessi come individui, con le altre persone, con la natura, o con un potere superiore.
La gratitudine può riferirsi al passato (recupero di ricordi positivi per eventi dell'infanzia o benefici ricevuti in precedenza), al presente (da non prendere per scontata la fortuna quando arriva), e al futuro (mantenendo un atteggiamento fiducioso e ottimista).
Indipendentemente dal livello di gratitudine di ognuno, è una qualità che tutti possono coltivare con successo".
Il Dr. P. Murali Doraiswamy, capo della "Biologic Psychology" presso la Duke University Medical Center, ha affermato che: "Se la [gratitudine] fosse un farmaco, sarebbe il prodotto più venduto al mondo per la la salute." (2)
Un modo per sfruttare la potenza positiva della gratitudine è quello di tenere un diario dove ogni giorno si scrive esattamente quello per cui si è grati. Uno studio fatto su persone che tenevano il diario sulla gratitudine(3), (4), dopo 10 settimane risultavano più ottimiste e si sentivano meglio. Sorprendentemente, svolgevano anche più attività fisica e facevano minor ricorso a visite mediche rispetto a quelle del gruppo di controllo.
Come osservato in un precedente articolo pubblicato da ABC News,(5) gli studi hanno dimostrato che la gratitudine può produrre un certo numero di effetti misurabili nei diversi sistemi del nostro corpo, tra cui:
i neurotrasmettitori (serotonina e noradrenalina)
il sistema immunitarie (citochine)
gli ormoni riproduttivi (testosterone)
gli ormoni dello stress (cortisolo)
gli ormoni delle relazioni sociali (ossitocina)
la pressione sanguigna, e i ritmi cardiaci
Una conferma arriva da uno studio dello psicologo Jeffrey J. Froh, della Hofstra University di Hempstead, nello Stato di New York. Froh ha invitato un gruppo di studenti a tenere per un certo periodo un diario della gratitudine, insomma a fissare il pensiero sulle cose per le quali valeva la pena di essere grati, mentre ad altri studenti che fungevano da gruppo di controllo è stato chiesto di registrare eventi neutrali o spiacevoli.
Ebbene, si è visto che i ragazzi concentrati sulle occasioni delle quali provare gratitudine potevano contare su migliori risultati scolastici e su una vita sociale più vivace rispetto al gruppo di controllo, sembravano essere anche meglio protetti rispetto ai malesseri legati allo stress, come il mal di testa e i dolori addominali.
Coltivare il senso di gratitudine ci aiuta a concentrare l'attenzione verso ciò che è buono e giusto nella vita piuttosto che soffermarci solo sugli aspetti negativi e su tutte le cose di cui possiamo sentire la mancanza.
Purtroppo, spesso, non si riesce a uscire dal circolo vizioso: quanto più siamo racchiusi in noi stessi e non esistiamo per gli altri, più diventiamo un ingranaggio, di una meccanismo incapace di manifestare gratitudine. Da questo meccanismo fortunatamente è possibile uscire.
Come per i muscoli, la condizione mentale può essere rafforzata con l'esercizio. Oltre a tenere un diario giornaliero di gratitudine, esistono altri metodi per coltivare il senso di gratitudine:
Scrivere biglietti di ringraziamento (lettere, mail, SMS, ecc) in risposta a un dono o un atto gentile, o semplicemente come una dimostrazione di gratitudine per qualcuno che ci è vicino. L'abitudine di scrivere biglietti di ringraziamento ci aiuta a esprimere gratitudine, non sentirla solamente all'interno.
Contare i propri momenti di fortuna: una volta alla settimana, riflettere su eventi per i quali si si è grati, e annotarli. Si risente la sensazione di felicità e di gratitudine dei momenti in cui essi sono accaduti.
Pregare: ringraziare durante le preghiere è un altro modo per coltivare la gratitudine.
Praticare la Meditazione: significa fare attenzione al momento in cui si vive (consapevolezza). Siamo sempre troppo indaffarati per poterci focalizzare su sentimenti di gratitudine, un mantra è talvolta utile per mantenerci focalizzati. Ci si può anche concentrare su qualcosa di cui si è grati, come un profumo gradevole, una brezza fresca, o un bel ricordo.
Iniziare ogni giorno pensando a tutte le cose a cui dobbiamo essere grati è un modo per rimettere la nostra mente sulla strada giusta. Inoltre, è bene ricordare che il futuro dipende in gran parte dai pensieri dell'oggi. Ogni momento, di ogni giorno, è l'occasione per trasformare i nostri pensieri contribuendo in tal modo, a sviluppare la capacità di riflettere e sentire positivamente il momento presente.
La maggior parte degli esperti concordano sul fatto che non ci sono scorciatoie per la felicità. Anche le persone felici, in genere, non sperimentano la gioia 24 ore al giorno. Una persona felice può avere però una brutta giornata e nello stesso tempo provare piacere per le piccole cose che la vita gli regala.
Secondo la psicologa Emanuela Pasin, «si può definire la gratitudine come una sorta di antidepressivo naturale privo di controindicazioni che ci permette di aumentare il nostro potere creativo, di dare forma a pensieri positivi, di attirare persone gradevoli, di circondarci del meglio e diventare migliori. Praticarla, però, non è facile, perché richiede di far convivere dentro di noi sentimenti e concetti opposti, di godere del bene nonostante il male. Richiede maturità, realismo, equilibrio e senso sacro del vivere».
Friedrikson, della North Carolina University, un’autorità nel campo della psicologia positiva, spiega come «La capacità di provare gratitudine è forse il tratto di personalità più collegato alla salute mentale e alla soddisfazione. Chi è capace di mostrare gratitudine è meno frequentemente depresso o stressato, ha relazioni sociali migliori e contribuisce all’armonia della famiglia e della comunità».
Il messaggio che arriva dalla psicologia positiva, insomma, è che aumentare la propria capacità di provare gratitudine è la vera ricetta per la felicità.
Quando la vita ci dà 100 motivi per piangere, ricordare le 1.000 ragioni per sorridere. Affrontare il passato senza rimpianti, preparare il futuro senza paura, concentrarsi su ciò che è bene in questo momento (nel momento presente), è praticare la gratitudine. Ricordarsi di dire "grazie" per noi stessi, per l'Universo, e per gli altri. E 'meraviglioso osservare il sorriso in una persona e, ancor più meraviglioso sapere che siamo noi la ragione della sua gioia!
Forse ci può aiutare quanto scritto da un Autore sconosciuto:
Essere grati di non disporre già di tutto quello che desideriamo. Se così fosse, cosa ci sarebbe da aspettarsi?
Essere grati quando non si sa qualcosa, perché ci dà la possibilità di imparare.
Essere grati per i tempi difficili. Sono occasioni di crescita.
Essere grati per i nostri limiti, perché ci danno opportunità di miglioramento.
Essere grati per ogni nuova sfida, perché sarà utile per costruire la nostra forza e carattere.
Essere grati per i nostri errori. Sono preziosi per gli insegnamenti che ci offrono.
Essere grati quando siamo stanchi e affaticati, apprezzeremo il riposo.
E' facile essere grati per le cose buone.
Una vita ricca di soddisfazioni si presenta a coloro che sono grati anche per le battute d'arresto.
La Gratitudine può cambiare un momento da negativo a positivo.
Trovare il modo per essere grati per i nostri problemi, può diventare la nostra benedizione.
Per stare meglio durante le festività:
Evitare la corsa presso i centri commerciali e negozi.
Tagliare la lista per lo scambio di doni al minimo indispensabile ed eventualmente, in sostituzione, dare buoni regalo o denaro. Meno problemi per tutti.
Non farsi influenzare da tutti i messaggi pubblicitari che ci assalgono numerosi via audio, o visivamente a iniziare dalla fine di ottobre fino ai primi di gennaio. Non c'è nessuna legge che dice che bisogna "entrare nello spirito" due mesi prima di Natale
Se la tradizionale cena di Natale, di fine anno o il pranzo di capodanno rappresentano un fastidio, si possono ignorare o almeno si possono ridimensionare i menu. Ne guadagneremo in benessere ed eviteremo di stressarci per smaltire qualche chiletto in più dopo le feste.
Trascorrere le festività con le persone che si amano senza trascurare quelle meno fortunate. Se poi riusciamo a trovare il tempo per una visita a qualche persona in ospedale, in un ospizio o in un orfanotrofio potremo fare il pieno di elevatissimi sentimenti di gratitudine e di vera gioia.
Il Dr. Masaru Emoto, ricercatore giapponese ha ricevuto la certificazione dalla Open International University come medico di medicina alternativa. Ha svolto lavori negli Stati Uniti con la tecnologia di analisi di risonanza magnetica sul concetto di micro cluster nell'acqua. La scienza ha cominciato a scoprire il mistero dell'acqua.
Il dottor Emoto ha studiato l'impatto sull'acqua di vari fattori vibrazionali e di coscienza. Ha esaminato l'acqua che era stata influenzata dalla musica terapeutica, dalla musica classica, dalla musica heavy metal e così via.
Le immagini di cristallografia che ha ottenuto rivelano come l'acqua risponda a queste influenze ... formando complesse strutture di meravigliosa bellezza e armonia. Tutto ciò comincia a svelare come l'acqua sia viva, è cosciente e risponda alle forze a cui è sottoposta con una trasformazione delle sue proprietà cristalline interne.
Ispirato da queste rivelazioni, Masaru Emoto ha deciso di studiare l'impatto della coscienza umana sull'acqua e sul suo ordine cristallino.
Attraverso esperimenti ripetibili, Masaru Emoto ha dimostrato che i pensieri umani e le emozioni possono alterare la struttura molecolare dell'acqua. Per la prima volta, sono state trovate prove fisiche che il potere dei nostri pensieri può cambiare il mondo dentro e intorno a noi.
Ha scoperto che l'acqua che veniva consapevolmente influenzata dalla semplice pronuncia di una parola, di una intenzione, da parole di amore, gratitudine e apprezzamento, rispondeva con lo sviluppo di bellissime complesse forme cristalline, mentre l'acqua che è era stata maltrattata da intenzioni negative rispondeva con una struttura cristallina disordinata e perdeva la sua bellissima struttura, spesso assumendo forme di risonanza grottesche.
Ha sperimentato prima con acqua di una sorgente pura in Giappone. Il quadro ha rivelato una forma cristallina magnifica. (Foto 1) ha poi fatto la stessa cosa con l'acqua da un fiume vicino, inquinato. Il risultato è stato un modello imbrattato con poca struttura. (Foto 2). Ha poi chiesto a un prete di offrire una preghiera per il campione di acqua inquinata e ha ripetuto l'esperimento per curiosità. Con sua grande sorpresa, è riapparsa una struttura cristallina molto bella. (Foto 3) Questo esperimento è stato ripetuto più volte con il medesimo risultato.
Quindi ha esposto campioni di acqua a diversi tipi di musica. La musica classica ha sempre prodotto dei bei modelli, (foto 4) mentre, la heavy metal o il rock hanno creato immagini distorte, senza forma, con sbavature (foto 5), come se questi tipi di musica avessero distrutto il delicato equilibrio delle molecole.
Ha continuato a sperimentare, questa volta scrivendo parole su pezzi di carta applicandoli ad un contenitore di vetro trasparente per vedere se qualcosa succedeva nella struttura dell'acqua.
Ha provato con parole positive come "Amore" e "Grazie" (foto 6) e ogni volta ha notato una bella e delicata struttura cristallina mentre, con le parole negative come "Mi fai schifo. Ti ucciderò" (foto 7) ogni volta sono comparse immagini distorte, spaventose, modelli infangati. Ha anche sperimentato con nomi come "Gandhi" "Madre Teresa" (foto 8) e "Hitler" (foto 9) con lo stesso tipo di risultati.
Dopo molti esperimenti, Dr. Emoto ha scoperto che la più potente combinazione di pensieri in termini di capacità di trasformare era quello di "Amore e Gratitudine". (Foto 10)
Ciò che rende questa scoperta così sorprendente è che viviamo su un pianeta coperto da più acqua che massa solida, e che il corpo umano è in gran parte composto di acqua. Quindi, se abbiamo il potere di cambiare la struttura del mezzo di cui siamo per la gran parte costituiti, semplicemente con modelli positivi, possiamo influenzare, con ogni nostro pensiero, non solo la nostra salute, ma anche quella di tutti quanti intorno a noi ed il nostro pianeta.
Ovviamente non mancano le critiche alle scoperte di Masaru Emoto ma, quanto risulta dai lavori del premio Nobel Luc Montagner e dal Dr. Bruce Lipton, supportate dalle teorie quantistiche, si ritiene che esse non siano da sottovalutare anche se non sono state validate scientificamente con il principio di causa-efffetto.